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FRANA LOC. DUE RIVIERE
Opera: | Lavori di sistemazione versante in sponda sinistra Rio Erno in località “Condominio Due Riviere” |
Committente: | Comune di Gignese |
Ubicazione: | Gignese (Vb) |
Incarico: | Progettazione e direzione lavori |
Dimensioni: | Superficie totale di intervento circa 1000 mq |
Importo lavori: | Circa € 110.000,00 |
Impresa esecutrice: | Impresa P.AN.GEA s.a.s. – Brandizzo (TO) |
Anno di costruzione: | 2008-2009 |
L'intervento è stato finalizzato alla sistemazione del versante in sponda destra del Rio Erno in località
“Condominio due Riviere” in Comune di Gignese.
L’area in oggetto è stata interessata in tempi successivi da una serie di fenomeni gravitativi di
natura e origine complessa nonché da una serie di interventi di sistemazione e messa in sicurezza che solo parzialmente ne hanno preservato la stabilità.
Una prima serie di interventi è finalizzata ad intervenire sulle cause che hanno concorso alla genesi del fenomeno franoso e, in genere, delle condizioni di scarsa
stabilità del versante.
Un seconda parte prevede le opere finalizzate alla messa in sicurezza della paratia berlinese
esistente, realizzata a protezione del condominio Due Riviere, e alla protezione del versante a valle della stessa.
CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI DISSESTI
L’area interessata dai fenomeni di dissesto di origine gravitativa corrisponde ad una porzione del versante
posto in sponda sinistra del torrente Erno, compreso tra il ponte della S.P. delle due Riviere ed il condominio “Due Riviere”, all’estremità occidentale
dell’abitato di Gignese
Il versante in oggetto, che si colloca ad una quota di circa 670 m s.l.m., è caratterizzato
da una fascia di scarpata in terreno sciolto che si pone a monte di un ripidissimo pendio in roccia che degrada verso l’alveo del Torrente Erno. Nella zona sorge
ancora il manufatto del vecchio impianto di depurazione, di cui è visibile una vasca in cemento armato.
Il versante, a seguito di diversi eventi dissestivi di varia natura che nel corso degli ultimi 30 anni hanno interessato prevalentemente la porzione
di versante posta immediatamente a valle dell’edificio residenziale “Condominio Due Riviere”, è già stato oggetto in passato di interventi
di sistemazione che non sono però rivelati efficaci per la risoluzione definitiva delle problematiche del sito.
In particolare, a seguito dello smottamento di terreno che ha interessato l’impianto di depurazione nel maggio 1977, era stata realizzata, a tutela dell’edificio
residenziale, una paratia di micropali tirantata in testa in corrispondenza del ciglio della scarpata, della lunghezza di circa 15 m. Il versante a valle della
paratia è stato poi consolidato in più fasi con reti di contenimento ed è stata realizzata una canaletta di regimazione per le acque superficiali sviluppata su
buona parte del ciglio della scarpata verso la strada provinciale.
Tuttavia, nel corso dei successivi anni, si sono sviluppati una serie di movimenti gravitativi
che hanno coinvolto i terreni posti a valle della paratia di micropali, franati a valle con le relative opere di consolidamento realizzate, nonché tutto il pendio
limitrofo, interessato da evoluzioni anche recenti dei fenomeni gravitativi e oggetto di fenomeni erosivi continui che determinano la rapida regressione del ciglio
superiore della scarpata.
Negli ultimi tempi il fronte dei micropali era stato inoltre interessato dal progressivo
scavernamento del terreno posto a tergo degli stessi, con la messa a nudo dei micropali per un’altezza di 4-5 metri.
OPERE IN PROGETTO
Il progetto ha previsto la sistemazione definitiva del versante, mediante la realizzazione di una serie di opere finalizzate al raggiungimento di uno stabile
e duraturo equilibrio del pendio nonché una serie di interventi finalizzati alla prevenzione da fenomeni erosivi superficiali, anche ascrivibili all’azione
delle acque.
Purtroppo, non per tutto il versante si sono potute prevedere
significative opere di sostegno alla base, (quali avrebbero potuto essere altre parti di muri di sostegno) a causa della limitatezza dei finanziamenti
a disposizione. Perciò nella zona di versante più lontana dall’edificio residenziale ci si è limitati a perseguire gli obiettivi di modellare e regolarizzare
il versante e ricostituire una superficie protettiva che possa limitare l’innesco di nuove colate
Una prima serie di opere consta innanzitutto nella realizzazione di due muri
di sostegno atti alla messa in sicurezza della zona a valle del condominio “Due Riviere”.
Quello più a monte risulta a rinforzo della paratia berlinese esistente ormai non più funzionale, e ne ripristina quindi l’efficacia.
Esso è in cemento armato, ancorato al substrato con micropali in tubolari di acciaio disposti a quinconce di lunghezza pari a 12 m, diametro 101.6
e spessore 8 mm e con tiranti attivi (30 t) della lunghezza totale di 12 m (5 m lunghezza libera, 7 m lunghezza ancorata). E' stato gettato contro terra nella
zona posteriore in modo tale da garantire il completo riempimento delle cavità generatesi a seguito della messa in luce della paratia esistente.
Sono stati posti in opera una serie di tubi di drenaggio che attraversano il muro al fine di allontanare
le eventuali acque provenienti da monte, escludendo quindi un’azione di spinta delle stesse.
Preliminarmente alla sua
realizzazione è stata prevista l’esecuzione di gunite sulla porzione scoperta della palificata esistente, in modo tale da garantire la stabilità del terreno tra
i pali e la sicurezza in fase di cantiere.
Il muro più a valle consente l’efficace sostegno del versante a valle della paratia. Anche questo è in cemento armato e vincolato alla base con micropali di diametro 88.9 mm, spessore 10 mm
e lunghezza 5 m disposti a quinconce. Il muro è ancorato al substrato anche attraverso tiranti attivi (30 t) della lunghezza totale di 12 m (5 m lunghezza
libera, 7 m lunghezza ancorata).
Tra i due manufatti è stata attuata una riprofilatura del versante, riportando il terreno scavato nelle altre zone.
A corredo dell’azione di sostegno dei due muri sono stati realizzati due brevi tratti di scogliera in massi scagliati, a lato
della paratia e in corrispondenza del vecchio impianto di depurazione.
Per la messa in sicurezza di tutta la restante parte del versante, si è optato per una radicale azione di risagomatura, finalizzata al raggiungimento di inclinazioni del
pendio sufficienti a garantirne l’equilibrio. Tale operazione è consistita in: eliminazione della vegetazione, disgaggio e rimozione dei volumi di roccia e di
terreno in equilibrio precario, risagomatura di tutto versante con ragno meccanico.
La necessità di rendere duraturi tali interventi ha poi portato alla scelta di prevedere la seconda serie di opere,
rivolte al rinforzo e protezione delle superfici risagomate e al corretto allontanamento delle acque.
In particolare si sono previsti interventi tesi al ripristino della coltre di
ricoprimento vegetale superficiale, al fine di favorire nel tempo un naturale consolidamento del versante attraverso gli apparati radicali. Sono state realizzate le seguenti operei:
- idrosemina sulla superficie naturale rimodellata;
- posa di
geostuoia antierosione in polipropilene per inerbimento controllato con le seguenti caratteristiche: spessore 19 mm, massa areica 650 g/mq, resistenza
a trazione 1.9 kN/m;
- posa di rete metallica a maglia doppia torsione in filo di ferro zincato, ancorata con fune in fili
d’acciaio zincato ed anima d’acciaio in sommità, a metà versante e alla base;
- messa in opera tre allineamenti di barre
di ancoraggio rigide tipo Gewi/Diwidag di diametro 32 mm iniettate con boiacca cementizia e munite di golfari passacavo, di lunghezza 4.50 m in testa e 4.00 m
a metà versante e alla base (nella zona di versante non sostenuta dai muri in cemento armato)
- idrosemina di miscugli di
sementi selezionate e distribuzione omogenea di miscela composta da fieno o paglia e concime organico liquido sulla superficie finale del versante;
Si sono poi realizzate alcune opere di regimazione delle acque superficiali: lungo il
ciglio di monte del versante, per tutta la sua lunghezza (circa 55 m), è stata messa in opera una canaletta semicircolare in cemento (diam. 40 cm) con
pendenza verso il depuratore dismesso, in corrispondenza del quale è stato realizzato un pozzetto in calcestruzzo dal quale le acque raccolte dalla canaletta e
quelle provenienti dalle tubazioni attualmente in essere (sfioratore fognatura comunale, fosse condominio) si immetteranno in un tubo in acciaio catramato
(diam. 400 mm) ancorato alla parete in roccia, che garantirà lo scarico delle acque lungo il versante roccioso al di fuori della zona instabile.
L'intervento è stato completato dalla posa di i una recinzione rustica in legno di conifera nel
tratto posto in corrispondenza del condominio.