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OPERE RIO RAMPOLINO
Opera: | Realizzazione scogliera e messa in sicurezza tratto via Rampolino |
Committente: | Comune di Stresa |
Ubicazione: | Stresa (Vb) |
Incarico: | Progettazione e direzione lavori |
Dimensioni: | Sviluppo circa 100 metri |
Importo lavori: | Circa € 83.000,00 |
Impresa esecutrice: | Prini s.r.l. - Belgirate (No) |
Anno di costruzione: | 2010-2011 |
Il tratto iniziale di via Rampolino si sviluppa lungo il
versante destro idrografico del Rio “del Buco Marcio”.
In corrispondenza di detto tratto stradale, a partire dal ponte dell'hotel Villa Aminta, posto
a lato della strada statale, fino alla intersezione con la galleria della linea
ferroviaria Milano-Domodossola, risultavano osservabili alcuni dissesti ed erosioni delle sponde del rio.
In questa zona l’alveo ha una superficie pavimentata in
pietra, che aveva però subito numerosi dissesti: in molti tratti si notavano infatti
vaste aree con pavimentazione dell’alveo completamente divelta.
Vari eventi meteorologici avevano causato, lungo l’asta del Rio, la movimentazione di materiale solido e la continua erosione del
fondo. Inoltre alcuni pali delle reti di energia elettrica e telefono, posti sulla testata delle sponde, versavano in condizioni di equilibrio precario,
essendosi innescati fenomeni di erosione del terreno alla base degli stessi.
In fase di progetto si sono evidenziate le seguenti priorità: interventi sulla pavimentazione dell’alveo, a tratti
divelta; interventi sulla sponda destra, soggetta a dissesti ed erosioni; allargamento e messa in sicurezza del tratto stradale;
Descrizione dell'intervento:
Il progetto ha previsto la realizzazione di un opera di difesa spondale, costituita da un muro d’argine
ottenuto mediante il posizionamento in sagoma prestabilita di grossi massi
provenienti da cava, con giunti scagliati ed intasati sul retro con cls, avente
altezza massima di 3.50 m.
Sull’estremità di valle, la
scogliera è stata intestata sull’esistente cordolo del nuovo ponte e sulla spalla
in c.a., a protezione della barriera di micropali
del ponte stesso.
Sulla sommità della scogliera è stato realizzato un banchettone in cemento armato, atto a sostenere
la barriera stradale in acciaio posta in continuazione dell’esistente e
finalizzata a mettere in sicurezza il tratto stradale.
Nell’alveo sono stati ripristinati alcuni tratti di pavimentazione in
corrispondenza dei vari dissesti puntuali del fondo, con scapoli di
pietra intasati con calcestruzzo, previa opportuna deviazione del flusso delle acque.
Inoltre si è provveduto allo spostamento di tutte le linee aeree dei vari servizi (Enel e
Telefono) presenti sulla sponda interessata dai lavori, con la posa di cavidotti interrati sul sedime stradale.
L’intervento di realizzazione della difesa spondale, che si sviluppa per una lunghezza di
circa 100 metri, ha permesso di ottenere, preservando l’attuale larghezza
dell’alveo, un modesto allargamento della carreggiata stradale, portandola a circa 4 metri di larghezza.